LOKI 2: il dio dell’inganno torna su Disney+

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Dopo due anni dalla pubblicazione della prima stagione della serie Marvel basata sull’omonimo personaggio dei fumetti, dio dell’inganno e fratello di Thor, Loki è tornata questo venerdì con il primo episodio della seconda stagione.

Con il suo debutto nella piattaforma, la serie ha ufficialmente introdotto il multiverso nel MCU (Marvel Cinematic Universe), presentando al tempo stesso anche il cattivo principale di questa nuova saga: Kang il Conquistatore.

DOVE ERAVAMO RIMASTI

Nell’ultima puntata della prima stagione, Loki e Sylvie (una sua variante femminile) erano arrivati alla Cittadella alla fine del tempo. Lì incontrano il responsabile della creazione della TVA, un’agenzia che si occupa di mantenere intatta la linea temporale evitando la creazione di ramificazioni. All’origine di tutto questo c’è Kang, che si presenta qui con il nome di Colui che rimane, e scopriamo anche il motivo che lo ha spinto a isolare questa linea temporale dalle altre: sé stesso. Quando lui e tutte le sue varianti hanno scoperto dell’esistenza del multiverso, si è scatenato il caos. Alcune versioni di Kang volevano il controllo sugli altri mondi, generando così una guerra multiversale.

La scelta ora ricade sui due Loki: uccidere Colui che rimane, aprire il multiverso e prepararsi all’arrivo degli altri Kang, oppure stare al comando della TVA, mantenendo intatta la Sacra Linea Temporale “falciando” tutte le possibili ramificazioni. Mentre il personaggio interpretato da Tom Hiddleston teme l’arrivo di una guerra multiversale, Sylvie (interpretata da una favolosa Sophia Di Martino) vorrebbe che anche le varianti abbiano il libero arbitrio. Tra i due ha lei la meglio: rispedisce indietro Loki e uccide Kang.

IL RITORNO DI LOKI

Prima di questa seconda stagione, avevamo già rincontrato l’amatissimo personaggio Marvel nella seconda scena post-credit di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Antagonista principale del film è proprio Kang il Conquistatore, una delle sue varianti rimaste bloccate all’interno del mondo quantico. Con la prima scena post-credit scopriamo che quanto aveva detto Colui che rimane era vero: esistono infinite versioni di lui che, una volta aperto il multiverso, si apprestano ad attaccare la timeline principale.

Nella seconda scena, invece, ritroviamo il dio dell’inganno insieme al suo compagno d’avventure Mobius, in quella che sembra essere una scena spoiler della seconda stagione della serie tv.

UN CONTINUO DEGNO?

Tra le serie tv del Marvel Cinematic Universe, Loki è senza dubbio tra le meglio riuscite fin ora. A differenza delle altre, che spesso e volentieri iniziavano con il botto e andavano in picchiata verso un finale deludente, Loki ha mantenuto il giusto ritmo per tutta la durata delle puntate; e con questa nuova puntata non sembra intenzionanta a fermarsi ancora.

Nuovi interrogativi danno il via a questa stagione, arrivando alla fine della puntata più confusi che all’inizio. Se nella prima stagione la serie ruotava attorno alla figura delle varianti, qui il tema principale è invece il tempo: togliendo di mezzo Colui che rimane la linea temporale si sta ramificando, andando a sovraccaricare il Telaio Temporale, dove il tempo grezzo viene sintetizzato, e portando quasi al collasso tutto il sistema.

L’aggiunta al cast di Ke Huy Quan porta un nuovo comic relief all’interno della narrazione con il suo personaggio, Ouroboros, che dà il nome alla puntata. L’attore premio Oscar, dopo i suoi ruoli in Indiana Jones e il tempio maledettoI Goonies quando era bambino, è tornato alla rivalsa con il film Everything Everywhere All at Once, che gli ha fatto ottenere la tanto ambita statuetta d’oro e il riconoscimento della critica mondiale. In questa puntata, Ke Huy Quan dà ulteriore prova delle sue capacità attoriali con un’interpretazione magistrale alla pari di quelle dei suoi colleghi Tom Hiddleston e Owen Wilson.

L’unica speranza che tengo è che Loki continui su questo filone e non vada a calare di qualità come le altre serie targate Marvel. È troppo presto ancora per definirla, dato che la prima stagione nasceva già con l’idea di un continuo. Bisognerà aspettare la conclusione per vedere se gli sceneggiatori riusciranno a darle una degna conclusione o faranno un finale sbrigativo; non sappiamo nemmeno se questa stagione sarà l’ultima o meno, ma al momento Loki resta una piccola perla in mezzo a un mare di prodotti Marvel sempre più decadenti.

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