PERCY JACKSON: l’arrivo di Medusa e il cambio rispetto al libro

Published by

on

La terza puntata della serie tv Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è stata rilasciata su Disney+, facciamo insieme un recap dei primi due episodi, vediamo come continua e cosa cambia rispetto all’opera di origine.

DOVE ERAVAMO RIMASTI

Nella prima puntata, Percy scopre l’esistenza degli Dei greci e dei mostri di cui raccontano i vari miti, ma non solo: scopre di essere lui stesso un semidio, figlio di una divinità, e che per questo si trova in pericolo. L’unica speranza di sopravvivere è recarsi al Campo Mezzosangue, un campo estivo sulla East Coast statunitense dove tutti i semidei si allenano per combattere i mostri. Nel tragitto, però, viene inseguito dal Minotauro e sua madre, per salvarlo, perde la vita (almeno apparentemente).

Nella seconda puntata Percy viene introdotto a questo mondo mitico, conosce Annabeth (una figlia di Atena) e durante una sfida di caccia alla bandiera viene riconosciuto da Poseidone come suo figlio. È a questo punto che gli viene assegnata una missione: Zeus e Poseidone si scontrano da mesi, da quando la folgore di Zeus è stata rubata e lui accusa il fratello di averla rubata. L’unica chance di Percy è quella di andare nel regno di Ade, terzo fratello e principale sospettato del furto, e recuperare la folgore prima del solstizio. Dopo un iniziale rifiuto da parte di Percy, quest’ultimo accetta dopo che Grover gli rivela che sua madre è ancora viva e si trova proprio nel regno del Dio dei morti.

LA PROFEZIA, IL PULLMAN E I NANETTI DA GIARDINO

In questa puntata, vediamo subito Percy andare in soffitta per ufficializzare la missione con la profezia dello spirito di Delfi. La profezia, però, non è del tutto positiva: alla fine gli viene detto che verrà tradito da colui che chiama “amico” e che non riuscirà a salvare ciò che davvero conta.

A quel punto il figlio di Poseidone sceglie Annabeth e Grover come compagni di avventura, perché le missioni sono fatte sempre da gruppi di tre persone. Il trio lascia il campo e parte all’avventura, ma mentre si trovavano sul pullman vengono attaccati dalle Furie. I ragazzi riescono a fuggire infiltrandosi nel bosco, ma una delle tre Furie li ritrova proprio quando arrivano all’emporio dei nanetti da giardino di zia Em.

A differenza del libro, Annabeth capisce subito che zia Em è Medusa, che infatti esce ad accogliere i semidei e gli offre riparo dalla furia.

LA STORIA DI MEDUSA

L’ultima parte della puntata è quella che, finora, si distacca di più dalla storia com’è raccontata nel libro. Medusa appare come una signora elegante, posata e affascinante: questo perché, come dice lo stesso Rick Riordan in un’intervista, secondo il suo punto di vista la vera maledizione non è stata renderla brutta, ma invisibile agli altri (dato che nessuno sarebbe sopravvissuto una volta incrociato il suo sguardo).

Il libro è scritto dal punto di vista di Percy, un ragazzino di dodici anni, ma la serie tv ha voluto affrontare il mito da un’altra prospettiva: perciò la storia che ci racconta Jessica Parker Kennedy nei panni della gorgone, pur mantenendo il discorso appropriato per l’età dei ragazzini che guarderanno la puntata, ci svela i dettagli più cruenti sulla sua trasformazione in mostro.

Medusa era devota ad Atena, avrebbe dato la vita per lei, ma in cambio non riceveva attenzioni dalla Dea. Attenzioni che invece vedeva da parte di Poseidone. “Jon [Steinberg, co-creatore e co-showrunner della serie, n.d.r] ha scritto una storia di Medusa pensando a Poseidone come qualcuno di cui lei si potesse fidare, e lui ha spezzato quella fiducia. Quindi ho scelto di recitare che lei sia vittima di stupro e totale abbandono, non capendo il perché Atena se la sia presa con lei” ha dichiarato l’attrice in un’intervista a Variety.

Non a caso, già nella prima puntata vediamo un ricordo di Percy da piccolo dove, davanti alla statua di Perseo che tiene in mano la testa di Medusa, gli viene detto da sua madre che “non tutti quelli che sembrano eroi sono eroi, e non tutti quelli che sembrano mostri sono mostri”. Una storia più dark di quanto apparisse nei libri, e che vedrà un terzo atto nel corso della settima puntata, come ci viene spoilerato dagli autori.

La serie dimostra ancora di essere di altissimo livello, mantenendo fede agli eventi raccontati dal romanzo ma arricchendo la storia in modo che anche chi ha già letto i libri si possa godere la serie, aspettando con hype le puntate successive.

Lascia un commento