PERCY JACKSON 2: verso una nuova avventura

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A due anni di distanza dalla prima stagione di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo, la serie su Disney+ che adatta il primo libro della saga letteraria di successo scritta da Rick Riordan, sulla piattaforma streaming sono arrivati i primi due episodi della seconda stagione, che adatta il secondo libro: Il mare dei mostri. Come per la stagione su Il ladro di fulmini, commenteremo gli episodi a cadenza settimanale e analizzando anche le differenze con il libro.

UN VELOCE RECAP

Prima di avventurarci anche noi in questa nuova avventura, rispolveriamo velocemente quanto accaduto nella stagione precedente.

Percy Jackson (Walker Scobell) è un ragazzino di 12 anni che scopre di essere un semidio, figlio di Poseidone. La sua sola presenza è una minaccia per il mondo, in quanto i figli di Zeus, Poseidone e Ade sono più potenti degli altri semidei (e nel libro ci viene detto che l’ultima volta uno di questi figli causò la Seconda Guerra Mondiale, e che dopo quell’evento decisero di comune accordo di non avere più figli). Accusato di aver rubato la folgore di Zeus, Percy partirà per una missione di recupero insieme al suo migliore amico Grover (Aryan Simhadri) e la figlia di Atena, Annabeth Chase (Leah Sava Jeffries). Ma le minacce non sono ancora finite: Luke Castellan (Charlie Bushnell), figlio di Ermes, ha tradito le divinità e si è schierato dalla parte di Crono, il Titano padre degli dei, per ricostruire il mondo e adesso sta reclutando altri semidei per farli unire alla sua causa.

Tyson (Daniel Diemer) in una scena del primo episodio della seconda stagione ©Disney

COSA CI ASPETTA

In questa nuova stagione, Percy si troverà a salpare verso una nuova missione per salvare Grover e il Campo Mezzosangue. Come ci si può aspettare dal titolo, il trio di Percy, Annabeth e Tyson (un ciclope figlio di Poseidone anche lui, interpretato da Daniel Diemer) dovrà affrontare il mare dei mostri, lo stesso che ha salpato Odisseo nel suo viaggio decennale per tornare ad Itaca. Ma la loro non è una missione ufficiale: il nuovo direttore delle attività, Tantalo (Timothy Simons), ha assegnato la missione di recuperare il vello dorato a Clarisse La Rue (Dior Goodjohn) e Percy è scappato dal Campo Mezzosangue insieme ai suoi amici per salvare Grover.

UN DEBUTTO DI SUCCESSO

Sono passate solo ventiquattro ore dall’uscita degli episodi, e quindi la valutazione potrebbe essere soggetta a dei cambiamenti, ma al momento in cui questo articolo è stato scritto la serie si è aggiudicata il badge di “certified fresh” sul sito Rotten Tomatoes, con un punteggio del 100% da parte della critica e 90% dagli utenti: sicuramente non un risultato così facile da raggiungere, soprattutto dopo le critiche che la prima stagione si è beccata per non essere un adattamento 1 a 1 del libro.

Anche questa seconda stagione non è totalmente fedele al libro di riferimento (e lo vedremo tra poco nella sezione dedicata alle differenze), ma è innegabile che ci sia comunque stato un miglioramento in questi due anni. Non si sa ancora quanto sia il budget questa volta (nel 2023 era di 9/12 milioni di dollari ad episodio), ma sembra che sia leggermente maggiore. Non c’è solo un miglioramento a livello tecnico: gli attori protagonisti di questa storia sono cresciuti, sia fisicamente che a livello attoriale.

Percy Jackson (Waler Scobell) in una scena del secondo episodio della seconda stagione ©Disney

LE DIFFERENZE: SERIE VS LIBRO (SPOILER ALERT)

Questa sezione rimane la mia preferita di questi articoli, più che altro perché mi danno una scusa per poter rileggere i libri che mi hanno cresciuto per la metà dei miei anni. Prima di cominciare voglio fare una premessa importante: è normale, anzi, quasi obbligatorio che ci siano delle differenze tra i due prodotti. Il libro e la serie televisiva sono due media diversi e rispondono ad esigenze differenti: ciò che funziona scritto su carta non è detto che funzioni anche a schermo.

Le differenze principali in queste due puntate sono cinque. In realtà, ci sono altre differenze, ma sono talmente piccole che non le tratterò. La prima dell’elenco sta nel sogno che Percy fa di Grover. Nella serie, vediamo Grover su un’isola, alla ricerca del dio Pan che viene trovato e attaccato da un gruppo di semidei schierati con Luke; nel libro, invece, il primo sogno che fa Percy vede il suo amico in fuga sì, ma non dai semidei: da Polifemo (anche se in quel momento ancora non si sa che è lui).

Andando avanti, parliamo dei Lestrigoni. Sono dei giganti cannibali incontrati da Odisseo durante la sua avventura. Nella serie, invece, li vediamo nelle vicinanze delle barriere del Campo Mezzosangue mentre attaccano Percy, Annabeth e Tyson con delle palle infuocate. Questa scena è presente nel libro, ma questa partita di dodgeball mortale avviene durante la lezione di educazione fisica nella scuola di Percy. Al campo, quindi, non si trovano i Lestrigoni, ma i tori della Colchide (o Khalkotauroi). La cosa bella dei mostri introdotti nei primi capitoli di questo libro è che se i Lestrigoni appaiono nell’Odissea, i Khalkotauoi sono presenti nel mito di Giasone e del vello d’oro: così facendo, se conosci un minimo la mitologia, Rick Riordan ti da già un indizio su che cosa andremo a trovare nella storia.

Annabeth Chase (Leah Sava Jeffries) in una scena del primo episodio della seconda stagione ©Disney

I due cambiamenti successivi ruotano intorno al personaggio di Annabeth. Nella serie, Chirone avvisa la ragazza della grande profezia che riguarda uno dei figli delle divinità più antiche (Zeus, Poseidone e Ade) e come Percy non può partecipare alla quest e che non può sapere il perché. Per questo, quando a Clarisse viene affidato il compito di gestire la missione Annabeth la convince a farsi scegliere per far parte del team e le sconsiglia di portare con loro pure Percy. Nei libri, la figlia di Atena non viene scelta per la missione, e Percy sa già che esiste la grande profezia, anche se non ne conosce il contenuto.

L’ultima grande differenza tra serie e libro è nel finale del secondo episodio. Quando Percy, Annabeth e Tyson scappano dal campo per andare a salvare Grover, nella puntata gli viene fatto trovare un canotto con cui raggiungere una nave all’orizzonte. Nel capitolo scritto, Percy chiede l’aiuto di suo padre Poseidone, che gli manda tre ippocampi (delle creature mitologiche metà cavallo e metà pesce).

Grover Underwood (Aryan Simhadri) in una scena del primo episodio della seconda stagione ©Disney

UN INIZIO PROMETTENTE

Come avevo già scritto nei miei articoli relativi alla prima stagione, a me la serie è piaciuta un sacco e non condividevo le critiche che le venivano mosse. Se il mio hype per la nuova stagione era già alto di per sé, queste due puntate alzano ancora di più le aspettative. La scelta di rappresentare il link emotivo tra Percy e Grover con i due personaggi che si scambiano i vestiti durante il sogno è forse il particolare che ho gradito di più: con una sola inquadratura già ti viene fatto capire che i due ragazzi ormai sono interconnessi tra di loro, senza bisogno che ti venga spiegato. Nelle prossime puntate ci saranno nuove sfide, nuovi mostri e nuove situazioni che non vedo l’ora di sapere come sono state adattate in audiovisivo.

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