WICKED: la magia del musical sul grande schermo

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Erano anni che i theatre kids (i fan del teatro) aspettavano questo momento. L’annuncio di un adattamento a film del musical Wicked risale al 2012, preceduto da annunci di adattamenti a serie tv non musical, e adesso finalmente l’opera è approdata in tutti i cinema, ed è addirittura candidata a ben dieci categorie degli Oscar.

DA ROMANZO A OPERA TEATRALE

La storia nasce nel 1995 come romanzo, Wicked: The life and times of the Wicked Witch of the West, scritto da Gregory Maguire. Nel libro, Maguire rivisita un altro romanzo, Il meraviglioso mago di Oz (1900) di L. Frank Baum, ormai un classico della letteratura americana.

La protagonista è Elphaba (nome nato dalle iniziali dello scrittore, L F B), la strega cattiva dell’ovest: ma è veramente cattiva? Wicked è un retelling fondato sul What if… (e se…): e se non fosse stata davvero la strega cattiva? E se in realtà fosse buona?

Nel 2003, il romanzo è stato adattato in un musical per Broadway, diventando praticamente da subito uno spettacolo da record, e ad oggi il quarto più longevo con più di ottomila spettacoli.

La versione teatrale però, è molto diversa dall’opera da cui è tratta. Il libro è molto più crudo, violento ed esplicito (decisamente non un romanzo per ragazzi), mentre a teatro è stata realizzata una versione quasi disneyana della storia, che si concentra di più sul legame di amicizia tra Elphaba e Glinda (la strega buona). A parte i personaggi, le due opere raccontano due storie che di comune hanno ben poco. Per dire, Elphaba non usa nemmeno la magia nel romanzo, e l’Orripilario (il libro che nessuno a parte lei e il Mago riescono a leggere) non è un libro di incantesimi ma più una sorta di libro scientifico con esperimenti vari (tra cui l’esperimento di attaccare le ali ad una scimmia, ali che nel film e nel musical fa spuntare per magia, nel libro gliele attacca personalmente).

UN CAST STELLARE

Il cast di Wicked vede al suo interno nomi importanti, come Cynthia Erivo (vincitrice di un Tony Award per The color purple) nei panni di Elphaba; Ariana Grande (accreditata nel film come Ariana Grande-Butera), popstar americana di fama internazionale, nel ruolo di Glinda (precedentemente conosciuta come Galinda); l’attore britannico Jonathan Bailey interpreta Fiyero; l’attrice premio Oscar Michelle Yeoh per Madame Morrible; e lo strabiliante Jeff Goldblum per rivestire i panni del Mago.

Cynthia Erivo si dimostra la scelta migliore per Elphaba. Anche nelle scene dove non parla riesce comunque a trasmetterti le emozioni del personaggio solo tramite i suoi occhi, come nella scena del ballo con Glinda.

Ariana Grande con la sua stravaganza è stata una Glinda perfetta. Lei si era già innamorata del personaggio dall’età di dieci anni, quando andò a vedere lo spettacolo a Broadway (interpretato ancora dal cast originale con Idina Menzel e Kristin Chenoweth) e poterlo interpretare è sempre stato un suo sogno. Si vede, infatti, tutta la dedizione che ci ha messo Ariana per la sua Glinda, e il risultato è il migliore che potessimo sperare.

Entrambe le attrici, poi, essendo entrambe cantanti e comunque con un passato teatrale, hanno interpretato le canzoni in maniera coinvolgente. Le performance musicali riescono a fare breccia nel cuore di chi guarda, emozionandolo e facendolo anche piangere. La loro candidatura come miglior attrice protagonista e miglior attrice non protagonista è più che meritata.

CANZONI TRADOTTE: SI O NO?

Nel doppiaggio italiano, però, non possiamo goderci appieno la loro interpretazione dato che anche i momenti musical sono stati tradotti. Una scelta astuta da una parte, ma svantaggiosa dall’altra.

Wicked è uno spettacolo molto famoso, ed è al quarto posto tra i musical più longevi di Broadway con 8.265 spettacoli dal 2003 ad oggi (ed è ancora in produzione), quindi è normale che gli amanti del genere siano a conoscenza del musical e delle sue canzoni nella versione originale, considerando anche che in Italia non è stato mai portato in scena. Quindi, per questa gente (e comprendo anche me tra la gente) sentirsi le canzoni in italiano è stato un trauma bello grande. Per fortuna quasi tutti i cinema avevano la doppia proiezione, in originale e doppiato.

Dal punto di vista strategico comprendo comunque la scelta del doppiaggio. Un musical con anche le canzoni nella lingua di arrivo è sicuramente più fruibile e di facile comprensione per chi non conosce la lingua e non riesce stare appresso ai sottotitoli.

Detto questo, com’erano gli adattamenti dei testi? Meh. Questo è il mio giudizio. Le doppiatrici (delle canzoni, perché per i dialoghi sono altre) sono state fenomenali, entrambe con un curriculum teatrale alle spalle (e si sente), ma i testi non hanno funzionato bene come in inglese. In più momenti le canzoni italiane sono risultate cacofoniche, e sarebbero bastati alcuni accorgimenti che, secondo me, avrebbero reso l’ascolto più piacevole.

CONCLUSIONI

Questo film è una piccola perla da scoprire, che ti meraviglierà con le sue canzoni, la sua magia e le scenografie (che sono reali e non in CGI). Le candidature ricevute sono tutte meritate, e per me ne avrebbe dovute ricevere anche di più, tipo miglior sceneggiatura non originale.

La regia, la fotografia, le musiche ti travolgeranno per farti immergere nuovamente in quel fantastico mondo di Oz che conosci sin dalla pellicola in technicolor del 1939, per riscoprire quegli stessi personaggi ma sotto una luce diversa.

2 risposte a “WICKED: la magia del musical sul grande schermo”

  1. Avatar Pam
    Pam

    Facciamo adattare TUTTI i testi cantati (doppiati) a Riccardo Suarez e Rossa Caputo. Passo e chiudo.

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    1. Avatar Carlo
      Carlo

      Sarebbe stata la scelta migliore

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